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Sabato 13 Febbraio, in una mattinata fredda ma fortunatamente non bagnata, il Centro Sportivo XXV Aprile ha accolto e fatto partire dall’interno dei suoi cancelli, la prima edizione di questa non competitiva, nata con l’obiettivo di promuovere il turismo in Thailandia.

Buona la risposta di partecipazione con 512 finisher, se si considera l’affollato calendario podistico e la mancanza di premi di categoria e per i primi classificati, anche se va detto che cercare runner al XXV Aprile, comporta le stesse difficoltà che fare abboccare una trota nel laghetto di una pesca sportiva ;-). Ciò premesso, va sottolineato come in palio ci fossero moltissimi altri premi ad estrazione, tra cui buoni sconto per articoli sportivi, piani di allenamento, stage di corsa anche se il riconoscimento più ambito, messo in palio dall’ente di turismo nazionale, erano due viaggi di cinque giorni a Phuket per partecipare alla locale maratona o alle altre gare che fanno da contorno alla manifestazione.

Tornando all’aspetto agonistico diamo comunque la giusta gloria ai primi classificati maschile e femminile, rispettivamente Andrea Soffientini (33’33”) e Lorena Brusamento (41’32”). Quest’ultima ci è stata presentata in gara da Pier Bergonti, un amico comune dal quale abbiamo appreso che Lorena ha partecipato e completato l’ultima Spartathlon, quella garetta di 246 chilometri tra Atene e Sparta…

Essendo in modalità “scampagnata” Lorena non si sarà certo accorta delle piccole difficoltà altimetriche che separavano la partenza dall’arrivo, posto non a caso a Pero, all’ingresso del salone per il turismo che dava il nome alla gara ed a cui i concorrenti avevamo poi libero accesso. Un delta positivo di una trentina di metri, a cui vanno aggiunti altri leggeri saliscendi. In un tracciato che rispetto a quanto indicato, presentava alcune modifiche e soprattutto non misurava i 10.000 metri dichiarati, ma almeno 600 in meno. Poco male, anche se sarebbe stato utile avere, se non i cartelli di progressione chilometrica, quantomeno una segnalazione che il traguardo era nei pressi, invece alla fine, dopo un giro nei giardini, ci siamo ritrovati “a tradimento” davanti al tappeto dell’arrivo, senza poter disputare quella volata che tanto diverte molti corridori. Ma forse meglio così. Era e doveva essere un test e abbiamo risparmiato la faticaccia finale fonte di possibile stress ed infortuni.

Per il resto la manifestazione è stata ben organizzata, con spogliatoi in partenza ed all’arrivo (qui forse un luogo più al riparo da occhi indiscreti non avrebbe guastato), cronometraggio con chip, percorso presidiato, servizio scopa e trasporto delle borse dalla partenza all’arrivo. Peccato solo che gli addetti non fossero molto pratici di simili operazioni. Si faranno. C'era pure un servizio pace-maker. Noi abbiamo seguito i palloncini di Federico Moranzoni che con regolarità ci ha guidato alla media di 4'30"/km fino al traguardo.

Preso il metrò, arrivo e partenza si trovano entrambe vicino alle stazioni della linea rossa, siamo tornati a casa soddisfatti da questa mattinata di sport e turismo.

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